Convento Santa Maria dell'Aspro

Convento Santa Maria dell’Aspro

Per i due monasteri, “tesori” legati al patrimonio culturale del territorio valligiano, si aprononuovi scenari. Terminata la seconda campagna di scavi archeologici per Santa Maria di Loreto, dove visse gli ultimi anni della sua vita Angelo Clareno, si passa al consolidamento della struttura. Mentre per il monastero Santa Maria di Costantinopoli, sito ai piedi del centro storico del paese, acquistato da poco dal Comune, l’idea è “porta d’ingresso del Parco”. Un patrimonio di cultura, storia e di arte, sono i monasteri custoditi nel cuore del territorio di Marsicovetere. Un obiettivo: rendere accessibili le strutture e farnescoprire le meraviglie. Per l’ex convento di Santa Maria di Loreto (XII sec.), probabile ultima dimora del frate spirituale e teologo, Angelo Clareno, ubicato su una collina in località Santa Maria d’Aspro, a pochi passi dall’ospedale civile di Villa d’Agri, la seconda campagna di scavi archeologici appena conclusa, ha portato alla luce numerosi reperti. Reperti antichi datati fine XIII al XV – XVI secolo. Una campagna di reperimento di resti storico- culturali, iniziata il 12 Maggio 2008, sotto la guida dell’archeologa Viviana Antongirolami. Un indagine archeologica del progetto di ripristino strutturale dell’intero complesso come testimonianza del passato e dei forti segni architettonici che la comunità marsicoveterese ha ereditato dalla storia. Scavi che si sono concentrati, soprattutto, nell’edificio religioso che è stato liberato dagli accumuli neltempo, fino a portare in luce la pavimentazione originale. Lavori, seguiti attentamente dall’ispettore della Soprintendenza e il direttore del Museo Archeologico di Grumento Nova, Antonio Capano, che hanno consentito di portare alla luce l’intera planimetria del complesso architettonico nelle sue reali dimensioni. Passo successivo per l’opera “il consolidamento della struttura”come ha riferito il Primo cittadino, Claudio Cantiani, «riguarda al monastero di Santa Maria dell’Aspro – ha spiegato il Sindaco – è terminata la II campagna di scavi e i reperti riaffiorati sono stati catalogati, attualmente visionabili al Museo nazionale di Grumento Nova. Ora ci sarà – ha sottolineato – il consolidamento della struttura esistente». Terminata, invece, la fase di acquisto del secondo convento, il Santa Maria di Costantinopoli, commissionato dal Principe Ettore Caracciolo nel 1575 al celebre architetto cavese Antonio Cafaro Pignoloso, Per quest’opera ha aggiunto il Sindaco «si stanno perfezionando gli atti notarili di acquisto della struttura. Prossimamente, chiederòunincontro con ilCommissario straordinario dell’Ente Parco Val d’Agri – Lagonegrese, Domenico Totaro, per concordare una linea d’interevento sulla struttura, rappresentante per la sua posizione “porta d’ingresso del Parco”».

Angela Pepe
ilquoditianodellabasilicata.com